titolo originale: Waltz with Bashir
regia: Ari Folman
durata: 90 minuti
lingua: Italiano

"Documentario” di animazione, il film è il viaggio dello stesso regista attraverso i suoi ricordi della guerra in Libano alla quale egli stesso ha partecipato. Di forte impatto visivo sono le immagini composte dalle tavole disegnate, alle quali fa da contrappunto la colonna sonora, che mescola la musica classica a quella rock. Ancora più forti sono le immagini della sequenza finale, questa volta non più di animazione, ma filmati di archivio della strage di Sabra e Shatila del 1982.

La guerra e il massacro di Shatila e Sabra  che sconvolserao il Libano nei primi anni Ottanta visti dagli occhi del regista Ari Folman che ad essa partecipò come soldato. Un film di animazione che diventa documentario e che attraverso i ricordi del protagonista ricostruisce una delle pagine più orribili della storia del Novecento.

 

Vincitore del Golden Globe nel 2009 come miglior film straniero, Valzer con Bashir, nonostante la tecnica di animazione utilizzata, si colloca nel genere documentaristico, ripercorrendo con estrema crudezza e drammaticità i conflitti che coinvolsero e sconvolsero il Libano agli inizi degli anni ottanta. Il regista/protagonista decide di raccontare questa pagina di storia attraverso  la riscoperta dei suoi ricordi, dimenticati per sopravvivere, e ritrovandoli, affronta un viaggio nella memoria collettiva. Film innovativo nella forma e nei contenuti, esso documenta a suo modo, ciò che accadde in Libano senza retorica e senza partigianeria, partendo dall’inusuale punto di vista del soldato israeliano. Scelta rischiosa quella di trattare un argomento così drammatico attraverso l’animazione ma riuscita nella capacità non solo di documentare gli eventi ma di rappresentare e trasmettere gli stati d’animo, le paure ed i rimorsi dei protagonisti, reali, integrando pensieri e realtà, ricordi veri e finti, immagini e musica, dove le ambientazioni e i personaggi sono bidimensionali e colorati in modo da non avere profondità, seppur tratteggiati in maniera estremamente realistica. Valzer con Bashir, il cui titolo si riferisce alla "danza" di un soldato, che spara all'impazzata con il suo mitra sotto un poster di Bashir Gemayel, politico libanese ucciso nel 1982, ha uno scarto finale fin troppo evidente, dettato dallo scopo di colpire lo spettatore al cuore oltre che agli occhi (le immagini di archivio che ritraggono i cadaveri della strage), ma che rientra totalmente nella scelta inusuale di affrontare una pagina dolente della storia in un modo completamente nuovo.

 

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