Come è oramai tradizione Esercizi di fotografia ospita un seminario di approfondimento dedicato al nucleo tematico.
L’edizione 2016 propone come programma didattico una riflessione sul concetto di luce-buio-visibile-invisibile-soglia-traslazione-metafora.
Non c’è fotografo del 20esimo secolo che non si sia cimentato con le lusinghe di uno scatto notturno, o abbia utilizzato l’otturatore per rappresentare l’artificiosità complessa del mondo contemporaneo, mettendo in evidenza il bilico tra conflitto e conciliazione, tra vita e forma, tra totalità e unicità.
Il seminario, regolato da un approccio minimo, tenterà una ricognizione su quello che è stato, e, che continua ad essere, la rappresentazione di un luogo/tempo attraverso la fotografia.
Nel vasto scenario emergono, solo per citare alcuni esempi eccellenti, motivi espressivi ed approcci fenomenologici come: il guardare da una soglia di Luigi Ghirri, la notte come luogo dell’esilio esistenziale di Brassaï, il mood collettivo d’instabilità di Philip Lorca di Corcia, il mistero e l’indecenza, condanna e sporcizia dell’after dark di Diane Arbus, la realtà nascosta tra il buio della notte delle grandi metropoli e le mura domestiche di Nan Goldin, l’eros, gli scorci notturni scarni e desolati dello sguardo disincantato di Daido Moriyama.
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