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Incontri di didattica cinematografica

 

Direzione Lisa Calabrese

La serie di incontri è stata concepita come un ponte di collegamento tra il noto programma CinergieMusica e Fotogeografie; quest’ultimo evento anche inteso come “atlante” di mediazioni interculturali.

La musica è rappresentazione e narrazione. Esistono i paesaggi sonori, i suoni del mondo, eccetera; tutti possono “descrivere” identità e culture di popoli differenti. Antropologicamente parlando possiamo affermare che la musica è una forma di espressione sociale. Essa può anche descrivere il rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda, come la natura, oppure le città, quindi: paragonabile alla letteratura.

La scelta dei “titoli” previsti nel limite del programma, muove una ricerca complessa verso modalità di formulazione filmica capaci di coniugare l’espressione sonora con la visione della città.

Il cinema come coscienza urbana dell’occhio.

La città guardata da un fotografo oppure da un cineasta non è solo il visibile della città. Come i suoni, i rumori, il canto, oppure il lamento di un luogo abitato, ascoltati da un musicista divengono paesaggio uditivo, così: composizioni, luci, velocità, suoni, rumori, musica, avvertiti da un cineasta come indizi divengono segni attraverso l’elaborazione del suo sistema percettivo. La città è un sistema di corrispondenze: essa si concentra su un certo numero di effetti di cinegrafia urbana che si riassume in un insieme d’intensità significanti. Essa fa segno che diviene significanza, produce alfabeti visivi e sonori attraverso i quali si può vedere e rappresentare oltre i confini geografici.


Proiezioni
 

SABATO 13 APRILE    Berlin Babylon

 

Conduzione:

Lisa Calabrese

La città e il cinema: una visione-funzione iconografica moderna.

Il mezzo cinematografico è uno strumento particolarmente adatto per esprimere la temporalizzazione dello spazio insita nel concetto di città. Lo spazio urbano nel cinema è considerabile maglia storico prospettica.
Nel caso di “Berlin Babylon”, il muovere della macchina da presa insieme alle aggettivazioni sonore, vogliono esporre qualcosa che è legato alle zone dell’inconscio sociale dello spazio esterno. La storia e le sue contraddizioni, la preservazione-cancellazione della memoria, la smania del riempimento del vuoto; l’immagine di una città da ricostruire che confina nell’infinito della cancellazione.


SABATO 20 APRILE    Crossing the bridge. The sound of Istanbul

 

Conduzione

Manuel Devenuti

Come il cinema può rendere visiva la “musicalità” dei luoghi e delle civiltà?

Raccontare attraverso la luce, i colori, gli odori, non necessariamente per mezzo di una trama, ma usando il mezzo di ripresa come strumento di mediazione che offre qualcosa che oltrepassa la pellicola e che racconta più di quello che mostra. Riuscire a far vedere allo spettatore quel che di una città va oltre l’addomesticamento dello sguardo.
L’architettura, le città e i luoghi dialogano con noi ininterrottamente, ci propogono una musicalità fatta di linguaggi e segni sonori basata sugli atraversamenti e sui sincretismi. Le città d’Oriente e d’Occidente si fondono l’una sulla’altra, perdono il significato di limite e di confine; la tecnologia visiva riconquista il suo segno primario ritornando a essere pura fabbrica della memoria e del sogno.



SABATO 27 APRILE    Touch the sound
 

Conduzione:

Lisa Calabrese

Il ritmo come completezza della visione.

Ogni città ha un suo ritmo, gli individui ne percepiscono il movimento. In essa è come se esistesse una macchina sonora capace di indurre e condizionare la complessità delle andature e degli ordini psicologici degli individui che la abitano.
“Guardare i suoni”, interpolare le capacità della macchina da presa con le proprietà della percezione in cui è insito il principio del movimento che diviene ritmo; ovvero la completezza della visione.


 

Tutti i diritti di proiezione, ove dovuti sono stati assolti direttamente con i distributori. Per i titoli ove non è stato possibile identificare e rintracciare l’effettiva titolarità dei diritti, viene assunta la disponibilità al versamento di eventuali emolumenti se dovuti.

REGOLAMENTO DI PARTECIPAZIONE
Le proiezioni secondo programma vengono utilizzate per l’attività didattica, la partecipazione è riservata ai soli soci della petite maison des sons et lumières, a fronte dei costi è stato concordato un contributo di sostegno pari a 5 euro per ogni singolo incontro.Ogni socio partecipante potrà versare la propria quota prima dell’accesso in
aula. Chi desiderà frequentare gli incontri dovrà prima formalizzare il tesseramento come socio ordinario versando la quota d’iscrizione di 5 euro valida a tempo indeterminato.
In occasione della prima partecipazione per i nuovi soci la quota associativa corrisponderà al versamento di sostegno. Per i successivi incontri varrà la regolamentazione sopra indicata.


INFO: 342 0449926
info@petitemaison.it

www.petitemaison.it